Il termine “hikikomori” (ひきこもり), che in giapponese significa “stare in disparte”, si riferisce a un fenomeno sociale caratterizzato da un ritiro volontario e prolungato dalla vita sociale, con conseguente isolamento domiciliare. Originariamente individuato in Giappone, negli ultimi decenni si è diffuso in diverse parti del mondo, inclusa l’Italia.
Chi sono gli hikikomori?
Gli hikikomori sono prevalentemente giovani, di età compresa tra i 14 e i 30 anni, con una maggiore incidenza tra i maschi. Si stima che in Italia ci siano tra i 100.000 e i 200.000 hikikomori, anche se l’assenza di dati ufficiali rende difficile una quantificazione precisa del fenomeno.
Cause e fattori di rischio
Le cause dell’hikikomori sono complesse e multifattoriali. Tra i fattori di rischio più significativi si possono individuare:
- Fattori individuali: difficoltà relazionali, bassa autostima, ansia sociale, disturbi dell’umore, disturbi dello spettro autistico.
- Fattori familiari: dinamiche familiari disfunzionali, eccessive aspettative da parte dei genitori, iperprotettività.
- Fattori socio-culturali: pressione sociale al successo, competizione, bullismo, difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, cultura online che favorisce l’isolamento.
- Fattori ambientali: eventi traumatici, come la perdita di una persona cara o esperienze di bullismo.
Conseguenze dell’hikikomori
L’isolamento sociale prolungato può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale degli hikikomori. Tra le principali si segnalano:
- Depressione e ansia: l’isolamento sociale può favorire l’insorgenza di disturbi dell’umore e d’ansia.
- Disturbi del sonno: l’alterazione dei ritmi circadiani, dovuta alla mancanza di esposizione alla luce solare e all’irregolarità degli orari, può portare a insonnia o ipersonnia.
- Problemi di salute fisica: la sedentarietà e l’alimentazione scorretta possono causare obesità, problemi cardiovascolari e altre patologie.
- Dipendenza da internet e videogiochi: l’utilizzo eccessivo di internet e videogiochi può diventare una forma di evasione dalla realtà e aggravare l’isolamento sociale.
- Difficoltà di reinserimento sociale: il lungo periodo di isolamento può rendere difficile il ritorno a una vita sociale normale e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Come affrontare il problema
L’approccio all’hikikomori richiede un intervento multidisciplinare che coinvolga la famiglia, la scuola e i servizi socio-sanitari. Tra le strategie più efficaci si possono individuare:
- Interventi psicologici: la psicoterapia individuale e familiare può aiutare gli hikikomori a comprendere le cause del loro disagio e a sviluppare strategie per affrontare le difficoltà relazionali e sociali.
- Interventi sociali: i servizi sociali possono offrire supporto alle famiglie e agli hikikomori, favorendo il reinserimento sociale e lavorativo.
- Interventi educativi: la scuola può svolgere un ruolo importante nella prevenzione dell’hikikomori, promuovendo l’inclusione sociale e la gestione delle emozioni.
- Gruppi di auto-mutuo aiuto: la condivisione di esperienze con altri hikikomori può aiutare a rompere l’isolamento e a trovare sostegno.
L’impatto della pandemia
La pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto significativo sul fenomeno dell’hikikomori, accentuando l’isolamento sociale di molti giovani e favorendo l’insorgenza di nuovi casi. Le restrizioni imposte per contenere la diffusione del virus, come la chiusura delle scuole e la limitazione delle attività sociali, hanno infatti creato un terreno fertile per il ritiro sociale.
Conclusioni
L’hikikomori è un fenomeno complesso e in crescita in Italia, che richiede un’attenzione particolare da parte delle istituzioni e della società civile. È fondamentale promuovere la prevenzione, attraverso interventi educativi e sociali volti a favorire l’inclusione e il benessere dei giovani. Allo stesso tempo, è necessario garantire un supporto adeguato alle famiglie e agli hikikomori, attraverso servizi specialistici e percorsi di cura personalizzati.
Riferimenti bibliografici
- Kato, T., Kanba, S., & Teo, A. R. (2019). Hikikomori: A growing global health concern. The Lancet Psychiatry, 6(9), 727-736.
- Teo, A. R., & Gaw, A. C. (2010). Hikikomori, a Japanese culture-bound syndrome of social withdrawal?: A proposal for DSM-V. The Journal of nervous and mental disease, 198(6), 1 444-449.
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