“The Substance”, l’ultimo film di Coralie Fargeat, regista di “Revenge”, è un horror psicologico che scava nelle profondità dell’ossessione per la bellezza e del ruolo del corpo femminile nella società. Con un cast stellare che include Demi Moore e Margaret Qualley, il film ci trascina in un incubo surreale e disturbante, che lascia allo spettatore molto su cui riflettere.
Trama:
La storia ruota attorno a due donne, interpretate da Demi Moore e Margaret Qualley. Elizabeth, una giovane ambiziosa che lavora come assistente per una star del cinema (Demi Moore), è insicura del proprio aspetto e sogna di raggiungere la perfezione estetica. L’occasione si presenta quando scopre una misteriosa sostanza che promette di trasformarla nella “versione migliore di sé”. Ma la trasformazione ha un prezzo terribile, e Elizabeth si troverà a confrontarsi con una versione distorta e mostruosa di se stessa.
Analisi psicologica:
“The Substance” è un film ricco di spunti di riflessione per chi si occupa di psicologia e psicoterapia. Ecco alcuni temi chiave:
- Disordini dell’immagine corporea: Il film esplora in modo crudo l’ossessione per l’aspetto fisico e le pressioni sociali che spingono molte donne a cercare la perfezione a tutti i costi. La protagonista, Elizabeth, rappresenta l’emblema di una società ossessionata dalla giovinezza e dalla bellezza, dove il valore di una donna è spesso ridotto al suo aspetto esteriore.
- Dissociazione e disturbi di personalità: La trasformazione fisica di Elizabeth è accompagnata da una profonda dissociazione psichica. La sostanza crea una sorta di “alter ego” mostruoso, che incarna le paure e le insicurezze represse della protagonista. Il film offre spunti interessanti per comprendere i meccanismi della dissociazione e i disturbi di personalità.
- Trauma e abuso: Il film allude a un passato traumatico di Elizabeth, che potrebbe aver contribuito alla sua insicurezza e alla sua vulnerabilità. La sostanza diventa una metafora di una fuga da un dolore profondo, ma anche di una pericolosa autodistruzione.
- Relazioni tossiche: Il rapporto tra Elizabeth e la sua datrice di lavoro, una star del cinema interpretata da Demi Moore, è intriso di dinamiche di potere e manipolazione. Il film mette in luce come l’ambiente lavorativo e le relazioni interpersonali possano influenzare l’autostima e il benessere psicologico.
- Il ruolo della società: “The Substance” lancia una critica feroce alla società moderna, che spesso promuove modelli di bellezza irrealistici e alimenta l’insicurezza nelle donne. Il film invita a riflettere sul ruolo dei media, della pubblicità e della cultura popolare nella costruzione dell’immagine corporea femminile.
Perché “The Substance” è rilevante per la psicoterapia:
- Offre spunti di riflessione: Il film può essere un utile strumento per avviare conversazioni con i pazienti su temi come l’immagine corporea, l’autostima, il trauma e le relazioni tossiche.
- Promuove l’empatia: La storia di Elizabeth può aiutare i pazienti a sentirsi meno soli e a comprendere che le loro difficoltà sono condivise da molte altre persone.
- Incoraggia la ricerca di aiuto: Il film mostra le conseguenze devastanti dell’ossessione per la perfezione e dell’autodistruzione, sottolineando l’importanza di chiedere aiuto a un professionista.
Conclusione:
“The Substance” è un film disturbante e affascinante, che scava nelle profondità della psiche umana e della società contemporanea. È un’opera che merita di essere vista e discussa, sia per il suo valore artistico che per le sue implicazioni psicologiche.
Riferimenti bibliografici:
- The Body Keeps the Score: Brain, Mind, and Body in the Healing of Trauma di Bessel van der Kolk
- Il complesso di Telemaco di Massimo Recalcati
per saperne di più: